Il Giappone rilancia il mercato dei casinò – Bandi per nuove licenze IR previsti nel 2025

Un mercato dormiente si risveglia: il Giappone rilancia le sue ambizioni nel settore dei casinò

Dopo anni di stallo, l’iniziativa giapponese per i resort integrati (IR) sembra guadagnare nuovo slancio. Secondo fonti locali, la Commissione Giapponese per la Regolamentazione dei Casinò prevede di riaprire entro la fine del 2025 il processo di gara per le due licenze IR ancora disponibili.

Dai sogni miliardari alla paralisi pandemica

Quando il Giappone ha legalizzato i resort integrati nel 2018, gli analisti prevedevano un potenziale GGR annuo fino a 40 miliardi di dollari. Le aspettative erano alte. Ma la pandemia di Covid-19, insieme a un rigido quadro normativo e un processo di concessione lento e complesso, ha raffreddato l’interesse degli operatori internazionali.

MGM Osaka apre la strada

Delle tre licenze originariamente disponibili, solo una è stata assegnata nel 2023 — a MGM Resorts e alla società giapponese Orix. Il loro progetto da 8,9 miliardi di dollari sull’isola Yumeshima di Osaka è stato avviato all’inizio di quest’anno e l’apertura è prevista per il 2030.

Il resort includerà tre hotel con un totale di 2.500 camere, un centro commerciale, una spa di lusso, un teatro da 3.000 posti e oltre 14 ristoranti. Anche se il casinò occuperà solo il 3% dell’area totale, ospiterà comunque 6.400 slot machine e 470 tavoli da gioco su una superficie di 69.700 metri quadrati.

Nuova leadership, nuove prospettive

Il rinnovato entusiasmo è tornato alla fine del 2024, quando la Dieta giapponese ha approvato la nomina di un nuovo gruppo di commissari per la Commissione per la Regolamentazione dei Casinò. Takafumi Sato, ex procuratore e figura chiave nello sviluppo del quadro normativo per gli IR, è stato nominato presidente. Con lui sono entrati a far parte anche l’esperto fiscale Junichi Kakimizu e la psichiatra Michiko Watari, già in carica.

Quali regioni sono ancora interessate?

Mentre grandi operatori come Las Vegas Sands (2020), Wynn Resorts e Melco (2021) si sono ritirati a causa di preoccupazioni politiche e normative, si segnala un rinnovato interesse. Un sondaggio governativo citato dall’Hokkaido Shimbun indica che “diverse prefetture, tra cui Hokkaido, hanno espresso interesse”.

Hokkaido aveva già attirato in passato proposte da parte di Hard Rock International e Mohegan Gaming, mentre Tokyo — con 37 milioni di abitanti e 20 milioni di visitatori internazionali nel 2023 — è considerata un’opportunità di valore inestimabile.

I riflettori sono puntati su Osaka

Secondo Steve Gallaway di Global Market Advisors, “l’interesse degli investitori dipenderà dai risultati di MGM Osaka”. Se il progetto avrà successo, potrebbe diventare un modello per ulteriori sviluppi in Giappone.

L’analista Howard Jay Klein ha descritto l’IR di Osaka come “il primo vero mega resort urbano”, una risposta moderna alla crescita delle scommesse online.

MGM: una vittoria per tutti

Durante il G2E Asia a Macao, Ed Bowers, Presidente dello Sviluppo Globale di MGM, ha affermato che il progetto genererà un impatto economico annuo di 1,1 miliardi di dollari per la prefettura di Osaka, attraverso tasse e tariffe di ingresso. A livello nazionale, si prevede che contribuirà con oltre 750 milioni di dollari alle casse dello Stato.

Klein ha inoltre osservato che MGM Osaka godrà di un “vantaggio del primo arrivato” per almeno cinque anni dopo l’apertura, quindi almeno fino al 2035. “La posizione di Osaka è oro puro”, ha detto.

Il 2025 sarà l’anno del ritorno dei casinò in Giappone?

Con l’avanzare del progetto MGM Osaka e una nuova leadership regolamentare alla guida della politica, l’attenzione internazionale si sta nuovamente rivolgendo verso il Giappone. Se Osaka rispetterà le aspettative, Tokyo, Hokkaido e altre regioni potrebbero unirsi presto al mercato.

Il 2025 potrebbe non essere solo l’anno in cui riprende la gara per le licenze IR — potrebbe segnare l’inizio del secondo atto del Giappone nel panorama globale del gioco.